Ognuno di noi desidera vivere in una condizione psicofisica di benessere: questo stato non è definibile semplicemente come assenza di malattia o di uno stato morboso, ma è una sensazione più profonda, di armonia, di complicità col proprio corpo e di piena energia vitale. Il modo di mangiare e ciò che si mangia non sono elementi casuali o marginali nella vita, ma rivestono una grande importanza anche per il benessere. Il rapporto che si instaura con il cibo è complesso e legato a fattori diversi; è senza dubbio un fatto culturale poiché il modo di pensare il cibo è mediato culturalmente dall’ambiente e dalla società ed è una forma di relazione importante.
Mangiare non significa semplicemente soddisfare la sensazione fisica della fame. Non si mangia solo per placare il brontolio dello stomaco, ma anche per soddisfare l'appetito e le proprie emozioni.
La salute e il benessere sono inscindibili da una alimentazione sana ed equilibrata.
La Nutrizione ha lo scopo di sostenere la salute a livello alimentare, focalizzando l’attenzione sui nutrienti basilari e sulla loro funzione organica e cellulare che, a prima vista, potrebbero sembrare molto distanti e non correlati con lo stato fisico del paziente. La nutrizione diventa uno strumento preventivo e curativo di molte patologie di non chiara eziologia che ancora oggi vengono classificate in modo solo sintomatico, difficile da trattare e da risolvere.
Troppo spesso la nutrizione e la dietetica sono visti solo come strumento per perdere peso. Ma il peso non è tutto e nemmeno è la priorità. La persona deve tendere al completo benessere psico-fisico. Per cui i miei obiettivi prioritari sono:
Rieducando il rapporto che si ha con il cibo e riprogrammando l'approccio del nostro cervello verso una dieta bilanciata, adatta alle esigenze psicofisiche e sociali della persona, sarà semplice seguire un percorso di educazione alimentare senza avere il timore del controllo del peso.
Mi piace non scindere il concetto di benessere psico-fisico del corpo dal concetto di salute proprio perché il mangiare sano è la prima forma di prevenzione primaria verso malattie croniche e contribuisce a proteggere l’organismo da alcune patologie non strettamente legate alla nutrizione.
Una cosa a cui tengo fortemente è aiutare il paziente a rieducare il proprio stile di vita e l’approccio verso gli alimenti in modo da poterne trarre vantaggi per la salute. Attraverso i diversi incontri e colloqui che faremo insieme, cercheremo di capire gli sbagli alimentari e le errate abitudini, riscoprendo i corretti abbinamenti alimentari per creare nuovi piatti gustosi, equilibrati e sani dal punto di vista nutrizionale facendo si che il nostro percorso non sia una semplice dieta ma un vero e proprio passaggio verso un equilibrio psicofisico ottimale. Una perdita di peso può essere temporanea, una corretta educazione alimentare ed uno stile di vita sano sono per sempre.
L'unico modo per migliorare il rapporto con il cibo e con il proprio corpo è quello di intraprendere un cammino multidisciplinare, dal punto di vista nutrizionale e comportamentale. Nel mio metodo accompagno la persona in un percorso educazionale, ricco di piacevoli scoperte. Il mio obiettivo è quello di valutare correttamente le necessità nutrizionali della persona, analizzando lo stato di effettiva nutrizione, i comportamenti alimentari e, nel complesso lo stile di vita in modo da mettere a punto un percorso nutrizionale altamente personalizzato in grado di porre l'individuo nella miglior condizione possibile per affrontare condizioni fisiologiche come l’attività fisiche quotidiane, attività sportive, gravidanza, allattamento ecc. o patologiche. L’obiettivo a lungo termine è migliorare la qualità della vita.
Per far ciò mi avvalgo di una serie di metodi di indagine che possono essere così riassunti:
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